Desiderio Ortofrutta

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Kaki
Kaki Vaniglia

Kaki Vaniglia

Kaki Mela

Kaki Mela

Kaki Persimon

Kaki Persimon

Kaki Vaniglia Kaki Mela Kaki Persimon

Kaki

Il kaki o cachi, deriva dall’omonomo albero della famiglia delle Ebenacee. Il nome deriva dalla pronuncia giapponese del frutto.

Nella lingua napoletana viene chiamato legnasanta. Il motivo è che tagliando il frutto a metà, sarà possibile scorgere un’immagine che ricorda il crocifisso. In Toscana viene invece chiamato diòspero, dal nome greco.

In Sicilia il seme veniva considerato sacro, dato che una volta aperto mostra il germoglio della pianta che assomiglia ad una mano bianca, chiamata “manuzza di Maria”, intendendo la Madonna.

Curiosità sul prodotto

Le principali varietà

  • Kaki Persimon: molto dolce. La polpa, completamente senza semi, può ricordare gli aromi del mango e della pesca.
  • Kaki Vaniglia: consistenza più compatta, sapore squisitamente dolce e può essere consumato appena subito dopo la raccolta dall’albero.
  • Kaki Mela: può essere mangiato come una mela croccante, a differenza di tutte le altre varietà di cachi che, per via dell’ammezzimento, sono particolarmente molli.

Valori nutrizionali

100 g di Kaki apportano circa 65 calorie (92,15% carboidrati, 3,69% proteine, 4,15% grassi)

Metodi di conservazione

I kaki raccolti vanno tenuti in cassette tipo quelle della frutta, da conservare in un luogo poco illuminato, fresco e asciutto. Non bisogna sovrapporli perché maturando i frutti diventano tanto morbidi che il peso di quelli superiori danneggerebbe i kaki sotto.

Quando si raccoglie

L’albero dei kaki produce i frutti a ottobre, il momento indicato per la raccolta è a partire dalla metà del mese e per tutto novembre. A seconda del clima e della varietà la raccolta può arrivare anche fino a dicembre.

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